Taongi, o Bokaak, è un minuscolo atollo della Micronesia, una landa arsa dal sole dei tropici, accarezzata dalla brezza dell'oceano e casa per migliaia di uccelli e pesci che in questo paradiso immerso nel suo silenzio senza tempo sono gli unici abitanti stabili.
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Taongi dal satellite, foto NASA |
E altro non potrebbe essere, visto il clima secco dell'atollo, privo di fonti d'acqua dolce, boschi e terreno coltivabile, ma solo capace di far crescere sul proprio suolo pochi cespugli e basse piante, perfette per i nidi di una delle avifaune più ricche del Pacifico. Fino ad alcuni secoli fa, è probabile che i navigatori indigeni delle Isole Marshall venissero appositamente in questa landa sperduta per cacciare uccelli.
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Sula Piedirossi tra la vegetazione |
Tra tutti gli altri, a Taongi si possono incontrare le grandi fregate con le loro enormi sacche gulari rosse, pivieri, sterne e numerose sule. Si possono vedere questi uccelli librarsi contro l'azzurro brillante del cielo, cacciare pesci in mare o nella laguna dell'atollo o covare in mezzo ai rovi le uova, da cui nasceranno poi piccoli pulcini che un giorno seguiranno i voli dei loro genitori al di là dell'oceano.
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Squalo grigio del reef |
Grazie all'isolamento e alla mancanza di una popolazione umana stabile, anche la fauna marina è in ottima salute: oltre a tutte le specie di coralli e di piccoli pesci che abitano la barriera corallina di Taongi, ci sono anche diversi squali, tra i quali lo squalo pinna nera e lo squalo grigio dei reef.
La lontananza dalla terra non ha però salvato per sempre la tranquillità di Taongi: scoperto nel '500 da Antonio Salazar, l'atollo sarebbe passato indenne attraverso i vari cambi di amministrazione, finchè nella seconda guerra mondiale il Giappone non vi stabilì una postazione radio e un aereo, che avrebbero portato gli USA a effettuare brevi bombardamenti su Taongi durante le fasi finali del conflitto, con il Giappone in ritirata. Peraltro, nell'88, si propose di utilizzare la splendida laguna di questo paradiso come discarica per rifiuti solidi, progetto che fortunatamente non è andato in porto.
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Il relitto della Kinsy O Maru, peschereccio incagliato qui nel 1983 |
Questa piccola perla del Pacifico, per quanto possa sembrare difficile, è finito in balia di una contesa ormai decennale tra l'autorità del Governo delle Isole Marshall, che lo ha dichiarato riserva naturale e che su di esso esercita legittima giurisdizione, e due pseudo-stati: il regno di Enenkio, un movimento che reclama di possedere l'Atollo di Wake (appartenente in realtà agli USA) e Taongi, e che ha messo in vendita quest'ultimo per 40 milioni di dollari, pur non possedendo di fatto l'atollo.
Anche il "Dominion of Melchizedek", una nazione fantoccio creata online da truffatori americani negli anni '90 ha reclamato come proprio Taongi, ma sul piccolo atollo nessun uomo, nè allora nè oggi, è mai venuto ad abitare o a rifugiarsi dalla giustizia.
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