Bandiera della Nuova Caledonia |
Popolazione: 250mila circa
Capitale: Nouméa (100mila abitanti)
Macroregione: Melanesia
Status politico: Collettività d'oltremare francese con status di autonomia
Storia della Nuova Caledonia
La storia delle popolazioni della Nuova Caledonia inizia attorno al 5000 a.C., quando i primi popoli giunsero dal sud-est asiatico, insediandosi lungo le coste delle isole.
Nei secoli successivi, anche queste terre furono coinvolte nella zona di influenza dei Lapita, il popolo di navigatori dai quali discendono gli attuali Polinesiani, e che all'epoca aveva colonizzato anche Samoa, Wallis & Futuna, Tonga, e le isole Cook.
I Lapita introdussero innovazioni nell'arte della navigazione, come la costruzione delle canoe.
Per un'altra settantina d'anni i contatti dei Kanaky, il popolo locale, con gli europei furono piuttosto limitati.
Francobollo caledoniano sul modello di quelli emessi nell'800 |
La Francia sfruttò la Nuova Caledonia per l'approvvigionamento di schiavi, la produzione di metalli preziosi e per la deportazione di criminali e "scarti" della società francese.
Le rivolte anti-colonialiste dei Kanaky, già frequenti prima dell'arrivo dei francesi, si incrudelirono molto in questo periodo.
Soldati posano in fronte ad un aereo da guerra. Nouméa, Gennaio 1943 |
Nel 1984, il Fronte di Liberazione Nazionale, un movimento per l'indipendenza politica, boicottò le elezioni e diede il via ad una serie di rivolte sociali che durò per quasi 10 anni.
La recente pacificazione è avvenuta alla condizione che la Francia, entro il 2018, indica un referendum per la piena indipendenza delle isole.
Geografia & ambiente della Nuova Caledonia
Grand Terre dallo spazio |
Grand Terre, dalla forma allungata, è percorsa da una catena montuosa di origine vulcanica che divide anche gli ambienti dell'isola: la costa orientale è lussureggiante e umida, mentre quella occidentale tende a presentarsi come più secca e ricoperta, invece che dalla giungla, da prati e distese erbose.
Il monte più alto di Grand Terre è il mont Panié, con 1629 metri.
Si stima che il quasi un quarto delle riserve mondiali di nichel estraibile siano contenute nei terreni di Grand Terre, e l'estrazione mineraria è tutt'ora una delle industrie più floride del paese.
Particolare è la vegetazione dell'isola dei Pini, ricoperta da diverse specie di Araucaria, una conifera simile ai pini che si trova anche in Indonesia, Papua Nuova Guinea e Australia.
Si stima che il quasi un quarto delle riserve mondiali di nichel estraibile siano contenute nei terreni di Grand Terre, e l'estrazione mineraria è tutt'ora una delle industrie più floride del paese.
La costa dell'Isola dei Pini |
Il clima è tropicale e ventilato, con l'anno diviso tra una stagione più calda e umida (30°C, da novembre a marzo) e una stagione fresca e più secca (24°C, da aprile a ottobre). Possono verificarsi, anche se ciò non è molto frequente, dei tifoni tropicali. Il clima ha favorito una notevole biodiversità, soprattutto a Grand Terre.
Cyanoramphus Saesseti, pappagallo endemico delle isole |
Oltre alla tipica vegetazione tropicale, le isole vantano anche 35 specie di Araucaria di cui 13 endemiche, numerose specie di querce e la più grande specie di felci conosciuta al mondo, la Cyathea intermedia.
Quanto riguarda gli uccelli, numerosi i pappagalli e gli uccelli di terra endemici. Molti, inoltre, sono imparentati con le specie australiane o neozelandesi.
Lo scinco del terrore, una sorta di lucertola, endemica anch'essa |
Nouméa, fondata nel 1854 come Port-de-France, è una delle città più in crescita e più moderne del Sud-Pacifico. La capitale della Nuova Caledonia, situata su una penisola a sud di Grand Terre, è in netto contrasto con il resto del paese: a Nouméa, infatti, i Kanak, la popolazione indigena maggioritaria della Nuova Caledonia, rappresentano solo il 25 % dei residenti, mentre i Caldoche, ovvero gli abitanti di origine europea, sono quasi il doppio.
Cultura & Società della Nuova Caledonia
Anche a seguito di secoli, non si può affermare che esista una cultura unica della Nuova Caledonia, poiché l'inconciliabilità tra l'orgoglio etnico dei Kanak e lo stile europeo ha fatto sì che la società sia, dal punto di vista culturale e linguistico, ancora divisa.
Elementi tipici della cultura melanesiana dei Kanak sono, tra i tanti, l'importanza del clan, l'arte di intagliare il legno, la produzione di vimini, la musica Kaneka, nota anche come "il reggae del Pacifico" e le danze cerimoniali.
La cultura dei Caldoches, invece, è una sorta di fusione tra la cultura americana e quella francese: caso esemplare è quello dei cosiddetti "cowboy dell'Oceania", popolazioni di discendenza europea che abitano le regioni di campagna di Grand Terre, pascolandovi mandrie di buoi e allevando cavalli nel pieno rispetto della natura.
I Kanak, che rappresentano la maggioranza della popolazione nei villaggi e nelle isole minori, rappresentano il 41 % degli abitanti.
Gli europei, soprattutto di origine francese, rappresentano invece il 32 % del totale, e sono concentrati a Nouméa.
La parte rimanente è invece di discendenza mista, o, in genere, polinesiana: numerose le comunità di immigrati originari da Wallis & Futuna e dalla Polinesia Francese. La presenza asiatica, attorno al 3 %, è rappresentata da Indonesiani e Vietnamiti.
L'unica lingua ufficiale è il francese, lingua franca per la comunicazione tra le diverse etnie. Nelle comunità indigene, le lingue Kanak, ufficialmente 28, sono ancora le più utilizzate, come lo sono le lingue polinesiane nelle comunità originarie di Wallis & Futuna e Tahiti, e la lingua Javanese nelle comunità indonesiane.
La religione predominante è il Cristianesimo cattolico, praticato dalla metà della popolazione (la maggioranza degli europei e il 40 % dei Kanak), ma sono numerose anchae le confessioni evangeliche, diffuse soprattutto tra i Kanak.
Vi sono poi alcune minoranze di Baha'i, Musulmani e Testimoni di Geova.
Un pescatore si getta nel mare con una lancia |
VERY VERY GOOD !
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