Vista della città (Fonte) |
La bellezza naturalistica che ancora sopravvive nei pressi e tra le vie della Lion City è la conseguenza di una politica di rinverdimento degli spazi e di gestione attenta del territorio iniziata nel 1963 e di bonifiche che hanno utilizzato terra di colline e fondali marini per aumentare la superficie dell'isola principale.
Giardini e parchi della città:
Le iniziative per mantenere la metropoli per quanto possibile verde includono, tra le altre, l'istituzione di "Nature ways", che a inizio 2016 sfiorano in totale i 100 km. Lungo questi corridoi naturali vengono piantati specifici alberi e cespugli per facilitare il movimento della fauna da una all'altra riserva dell'isola. Esse non sono solo visitabili e attraversabili dai cittadini, ma il coinvolgimento della cittadinanza nella costruzione delle vie è incoraggiato dalle istituzioni stesse.
Chinese Garden (Fonte) |
L'attrazione più importante rimane comunque nei Giardini Botanici, il primo sito del paese dichiarato Patrimonio Unesco, e gli unici giardini botanici del mondo assieme a quelli di Kew (Londra) e di Padova ad entrare nella prestigiosa lista.
Con quasi duecento anni di storia alle spalle, i giardini ospitano alberi secolari e una vegetazione tropico-equatoriale in cui vengono incluse, fra il resto, le splendide orchidee, una delle attrattive maggiori dei giardini.
Giardini botanici (Fonte) |
Il punto più alto di Singapore, la collina Bukit Timah, meno di 164 m, è inclusa in un piccolo parco naturale istituito già nel 1883 che, pur trovandosi a 12 km dal cuore urbanizzato del paese e pur essendo "ampio" appena 1,64 kmq ospita ben 840 specie di piante, ed è stato dichiarato patrimonio naturalistico dall'ASEAN (organizzazione dei paesi del Sud-Est asiatico).
La natura, sebbene non incontaminata, prospera anche nei pressi dei bacini idrici di Seletar, a nord-est dell'isola.
Tramonto al bacino idrico di Seletar (Fonte) |
Le isole a nord-est di Singapore, a pochi chilometri dalle coste della Malesia meridionale, sono le ultime dove sopravvivono gli habitat insulari originali, con centinaia di specie di uccelli assenti in altre zone del paese e le ultime mangrovie, le cui preziose foreste sono in pericolo anche in molte altre località del pianeta.
A Ubin, ad esempio, è l'isola dove si dice rimanga l'ultimo kampung, o villaggio, dello stato di Singapore, dove l'intera popolazione abita invece ormai all'interno di una grande ed unica metropoli.
Molto merita anche la natura a sud di Singapore, dove gli appassionati come me di fauna marina e barriere coralline trovano il pane migliore per i loro denti, per quanto possibile in un'area così abitata: il primo parco marino di Singapore si trova qui, condiviso fra l'Isola di Saint John, Tekukor e le Sisters Islands, che secondo la leggenda si formarono dopo che due sorelle in fuga dai pirati annegarono in queste acque, trasformandosi nelle isole stesse.
Costa dell'Isola di Saint John (Fonte) |
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