L'isola di Pasqua
Rapa Nui è un luogo pieno di misteri per i biologi, gli antropologi e anche gli archeologi.
Ci si domanda spesso come sia stata possibile la pressochè totale deforestazione di questa isola, un tempo lussureggiante e poi, dopo l'arrivo dei primi uomini, e probabilmente anche a causa dei topi, ridotta a una landa spoglia e desolata. Ci si è domandati anche spesso chi fossero i primi abitanti, fino a quando le prove del DNA confermarono che si trattava di Polinesiani e non, come era stato ipotizzato da Thor Heyerdahl, di sudamericani. E soprattutto, gli archeologi continuano a domandarsi cosa significhino, e come siano stati eretti, i grandi Moai, il simbolo più famoso di Rapa Nui, una delle 7 meraviglie dell'Oceania elette da questo blog.
Ahu Tongariki, la più grande piattaforma in pietra dell'isola, con i suoi Moai (FONTE: Andrew Landers) |
I Moai sono spesso citati come i "guardiani" dell'isola, custodi di tutti i misteri, forse destinati a non essere mai risolti del tutto, di questo mondo sperduto tra le correnti violente e imprevedibili del Pacifico.
El Gigante |
In totale, nell'isola di Pasqua, si stima ci siano 887 Moai, anche se molti di loro non sono più eretti da tempo, e altri sono dispersi qua e là negli ampi e silenziosi spazi di Rapa Nui, semisepolti. In effetti, tante statue, nella seconda metà dell'800, furono abbattute per ragioni ancora non chiare, quando ormai la loro funzione, per gli indigeni cristianizzati e con una cultura a rischio per la pressione europea, aveva perso importanza.
Un primo mistero: quale fu la loro funzione?
Si pensa, ma di conferme non ce ne sono molte, che i Moai rappresentassero originariamente i volti di antichi capiclan, scolpiti dagli uomini di ogni villaggio per dimostrare la forza della propria comunità quando all'interno dell'isola iniziarono violente guerre, che contribuirono tra l'altro a devastare l'ambiente.
Ogni Moai, secondo questa teoria, sarebbe intristo del proprio mana, uno spirito nel quale credevano gli animisti dell'isola. Le statue, in altre parole, sarebbero un simbolo dei villaggi e della spiritualità del tempo in cui furono scolpiti.
Per quanto sia la più accreditata, tale teoria non spiega perchè i Moai abbiano tratti quasi africani e non Polinesiani (la gente del luogo, quando li scolpì, non sapeva nemmeno esistesse l'Africa), nè perchè effettivamente furono abbattuti.
Per gli appassionati della fantascienza e dei vari complottismi, i Moai rappresenterebbero invece una civiltà di alieni giganti che avrebbe fatto visita all'umanità migliaia di anni fa, e di cui ora, come unica testimonianza, restano proprio queste figure.
Moai nell'entroterra di Rapa Nui |
Le statue che camminarono: il secondo mistero dei Moai
I Moai venivano trasportati dal vulcano fino alle Ahu, piattaforme di pietra a scopo cerimoniale, dove ne venivano eretti, fino a 250 in certi casi, con il volto rivolto verso le altre isole della Polinesia, vale a dire verso ovest.
I viaggi dei Moai, lunghi fino a 18 km, sono stati oggetto di studio per più di un secolo: come facevano gli indigeni di Rapa Nui a trasportare queste statue? Le tradizioni orali degli abitanti locali sono chiare: i Moai camminarono fino ai luoghi dove si trovano attualmente, animati dai loro spiriti (mana), e comandati da coloro che avevano il potere di controllare questi spiriti, indirizzando la camminata delle statue verso i luoghi indicati.
Prima teoria: Heyerdahl
Questo tipo di trasporto, in apparenza abbastanza intuitivo, non spiega però la "camminata" dei Moai di cui parlano le leggende di Rapa Nui, e richiede peraltro, per le statue più grandi, fino a 1500 operai dediti al trasporto.
Seconda teoria: Mulloy
Terza teoria: Pavel e Heyerdahl
Quarta teoria: Love (e Van Tilburg)
Quinta teoria: ci siamo?
La teoria probabilmente più attendibile finora sviluppata è stata concepita nel 2011 da Terry Hunt e il trasporto di un Moai è stato in seguito simulato da un team di scienziati della National Geographic Society. Con tre gruppi di uomini, uno atto a mantenere l'equilibrio da dietro e due laterali alla statua, i Moai, ondeggiando a destra e a sinistra con un movimento simile alla camminata, proseguono in modo relativamente sicuro per gli operai e senza richiedere centinaia di lavoratori. Sarà questa la teoria che spiega definitivamente il cammino dei guardiani di Rapa Nui?
Possibile "cammino" di un Moai |
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