Coperte da fittissime foreste tropicali e circondate da mangrovie e barriere coralline pressoché intatte, le isole della zona vantano infatti anche una storia tra le più antiche del Pacifico (mai sentito parlare di Nan Madol, la Venezia del Pacifico?), una cultura endemica tutt'oggi predominante e un fascino che molti posti "turistizzati" hanno sepolto da tempo.
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La bandiera |
Popolazione: 106 000 abitanti circa
Capitale: Palikir (7500 ab.)
Macroregione: Micronesia
Status politico: Repubblica federale indipendente
La storia degli Stati Federati di Micronesia
La notevole distanza tra le isole che compongono i 4 stati ha fatto sì che ognuna di esse abbia percorso una storia propria, con tratti comuni alle altre ma anche tratti del tutto propri. La storia degli stati iniziò ad essere accomunata solo dal 1600: scoperte in quell'epoca dai primi navigatori europei, iniziarono ad essere visitate subito dopo da balenieri, missionari e avventurieri, finirono sotto influenza spagnola nell'800, passando quindi alla Germania nel 1899, al Giappone negli anni '20, e, infine, sotto l'ombrello statunitense con il nome di Isole Caroline: la data della piena indipendenza è il 3 novembre 1986.![]() |
Una "Stone money" di Yap |
Chuuk, il cui nome significa "le alte montagne" fu invece un punto cardine di attraccaggio per le navi giapponesi durante la seconda guerra mondiale, ed ospita decine di relitti nelle proprie acque, meta di studiosi e dei più avventurosi viaggiatori.
A Kosrae, l'"isola della donna addormentata" per il profilo che appare avvicinandola dal mare, si intreccia invece la storia antica con quella moderna: di antico, nello stato più orientale della Micronesia, ci sono le rovine della città di Lelu, dotata di tombe piramidali, mura di sei metri per le case dei nobili e sostenuta da pilastri di corallo, ma di moderno ci sono, ancora una volta, dei relitti di navi: un brigantino pirata è affondato nelle coste antistanti l'isola, e lì riposa da secoli, provvedendo ad offrire ai pesci un ambiente perfetto per la riproduzione.
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Le rovine di Nan Madol, isola di Pohnpei |
L'ultimo stato è invece Pohnpei, dove si trovano le rovine di Nan Madol: definito la "Venezia del Pacifico", questo sito è avvolto tutt'oggi in un'aria di mistero che ben si percepisce camminando tra le costruzioni in basalto e pietra ancora presenti nel fitto della foresta o sepolte nel fondo del mare.
Si pensa che una società piuttosto avanzata avesse proprio Nan Madol come sua capitale, ma ci sono ancora moltissime cose da scoprire su quella che, anticamente, era probabilmente la più grande città della Micronesia.
La Geografia e l'ambiente degli Stati Federati di Micronesia
![]() ![]() ![]() In alto a sinistra, la costa di Kosrae. In basso a sinistra, l'isola di Yap dall'alto. A destra, il promontorio di Sokehs, a Pohnpei. |
Le isole si trovano poco sopra ai tropici, e godono quindi di un clima tropicale dagli alti tassi di umidità (Pohnpei è considerata una tra le isole più piovose del mondo, anche se la pioggia spesso si concentra in brevi ma temibili acquazzoni), capace di donar loro vegetazioni lussureggianti, ricche barriere coralline e mari pescosi.
Tutti gli Stati Federati sono infatti ricoperti dalla foresta equatoriale, perlomeno dove l'uomo non ha ancora agito, e le coste sono un'alternanza delle tipiche spiaggie paradisiache di sabbia bianca e delle selve di mangrovie, soprattutto su Kosrae.
Fatta eccezione per gli atolli, le isole degli Stati Federati di Micronesia sono inoltre montagnose o collinari: la montagna più nota è sicuramente il promontorio di Sokehs, situato nel nord di Pohnpei e naturale protezione di Kolonia, l'ex capitale, fondata dagli spagnoli come Santiago de la Ascension.
La fauna di terra è discretamente ricca e alcune specie di volatili sono endemiche, come il Loricheto di Pohnpei, pappagallo dell'omonima isola.
La ricchezza maggiore, in ogni caso, si può trovare nel mare, dove le piattaforme continentali che circondano le coste delle isole ospitano barriere coralline ricche di anemoni, crostacei, molluschi, pesci colorati di piccole e medie dimensioni e, più al largo, enormi banchi di tonni, messi talvolta in pericolo dalla pesca industriale dei paesi asiatici.
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La barriera corallina di Kosrae |
Passato nel tempo dall'antica Nan Madol fino a Kolonia, lo scettro di capitale appartiene attualmente a Palikir, che, tuttavia, è un complesso di pochi edifici ambigui nel bel mezzo della foresta di Pohnpei, ed è per questo descritta come una delle più brutte capitali del mondo.
La popolazione complessiva si aggira sui 7500 residenti.
Cultura & Società degli Stati Federati di Micronesia
La popolazione del paese si aggira sui 106 000 abitanti, e le due maggiori città sono Kolonia (su Pohnpei) e Weno (su Chuuk). Gli abitanti sono in maggioranza di etnia micronesiana, anche se una piccola parte della popolazione ha discendenza giapponese o europea e, negli ultimi anni, alcuni immigrati filippini si sono stabiliti nei centri maggiori.
Sebbene le fondamenta della cultura e della società siano le stesse, gli Stati Federati hanno sviluppato nel corso dei secoli una propria lingua e delle proprie particolari tradizioni che rendono particolarmente ricco il quadro culturale del paese.
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Danza tradizionale |
Su Yap si parla la lingua Yapese, su Pohnpei quella Pohnpeiana, e così via: anche gli atolli più isolati hanno sviluppato una lingua propria e questo, in termini pratici significa che tra le diverse isole anche il modo di salutarsi cambia radicalmente.
La varietà linguistica fa sì che tutti gli abitanti degli Stati Federati conoscono, oltre alla lingua ufficiale nazionale (l'inglese), almeno una lingua indigena.
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Capanna tipica su Yap |
La società micronesiana stessa è ed è sempre stata profondamente legata ai valori della famiglia e della vita comunitaria, ed ha per questo assimilato abbastanza in fretta la religione portata dai missionari che provenivano da oltre l'oceano.
L'economia del paese, in stallo praticamente dagli anni dell'indipendenza, è basata anch'essa sulle attività tradizionali, come la pesca, l'agricoltura di sussistenza, l'allevamento ed è solo in parte legata ad attività ecoturistiche.
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La costa dell'isola di Chuuk
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