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Sunday, October 19, 2014

Bandiera delle Tokelau: storia e significato

                                Articolo principale sulle Tokelau 

La Bandiera delle Tokelau, territorio autonomo Neozelandese, è stata approvata dal Fono, il parlamento autonomo delle Tokelau, nel 2008, mentre prima la bandiera utilizzata dalle isole era la stessa della Nuova Zelanda. L'anno successivo la nuova bandiera è stata ratificata dalla Regina Elisabetta d'Inghilterra.

Bandiera delle Tokelau
Bandiera delle Tokelau

Le 4 stelle rappresentate sono un simbolo della costellazione della Croce del Sud, e il loro colore è un simbolo di armonia tra le isole e il popolo di Tokelau. La Croce del Sud, oltre a ricordare la posizione delle isole e la religione Cristiana, è anche un aiuto per i navigatori, che dalle stelle dipendevano sempre soprattutto quando, pescando di notte, dovevano riuscire a tornare ai loro atolli, difficili da raggiungere a causa delle loro piccole dimensioni senza l'aiuto delle costellazioni. Che la cultura dell'oceano e della navigazione sia importante si vede anche nel colore blu, simbolo dell'Oceano Pacifico e del cielo stellato che guida le vite dei Tokelauani, mentre in giallo è disegnata una canoa tradizionale delle culture Polinesiane come quella di Tokelau. Il giallo, infine, è simbolo della pace all'interno della comunità.

Wednesday, August 13, 2014

Viaggio tra le comunità Polinesiane della Nuova Zelanda - Episodio 1: Fuga dal mare

Dopo aver introdotto le migrazioni della gente della Polinesia è ora di calarci nella storia e nella vita della gente di Kiribati, Tuvalu e Tokelau che ha scelto di "scappare" in Nuova Zelanda.

Cominciamo con il capire che paesi siano, effettivamente, KiribatiTuvalu e Tokelau.
Composti da arcipelaghi di minuscoli atolli (31 atolli per le Kiribati, 9 per le Tuvalu e appena 3 per le Tokelau), queste piccole nazioni non godono né di particolare ricchezza né di grosse prospettive di sviluppo futuro. In questo non c'è nulla di strano: abituati a vivere in stretto legame con la natura e senza la foga di sviluppo e crescita che ossessiona il resto del mondo, le comunità isolane hanno visto passare i decenni, i secoli e forse anche i millenni dalle sponde del Pacifico, coccolati dalla brezza dell'oceano e preoccupati solo di pescare per garantirsi un pasto serale.

La modernità, imposta dai colonizzatori, ha poi iniziato a cambiare alcuni aspetti della vita in questi paesi: l'introduzione dell'alcool, delle comodità, e soprattutto dei mass-media hanno compromesso il totale isolamento culturale di cui queste oasi avevano goduto.
Non tutto è stato comunque rivoluzionato, perché la cultura di questi luoghi non è certo persa né destinata a morire, ma certo nemmeno tutto è rimasto come prima. Ed una delle cose che potrebbero essere destinate a cambiare è l'ambiente stesso su cui I-Kiribati, Tuvaluani e Tokelauani hanno sempre vissuto: minacciati dall'innalzamento del livello del mare, gli atolli soffrono di gravi problemi ambientali. Sembra paradossale che l'Oceano Pacifico, che ha nutrito queste isole e ha rappresentato il centro della vita dei loro abitanti per millenni sia ora il motivo principale per cui, in Nuova Zelanda, si stanno riversano migliaia e migliaia di immigrati da questi tre piccoli paesi, alla ricerca di opportunità altrimenti introvabili e di una vita lontano dai pericoli di alte maree capaci di spazzare via interi villaggi.