Sunday, May 1, 2016

Curiosità del mese, maggio 2016: quando New York stava per soffocare

C'è stato un momento nel corso della storia in cui New York, uno dei centri attorno a cui ruota il mondo moderno da più di un secolo, stava per soffocare assieme a molte altre grandi città.

Non era per colpa dell'acqua dell'oceano Atlantico che circonda l'isola di Manhattan, nè per lo smog (non ancora almeno): la Grande Mela soffriva l'eccessiva presenza di cavalli...con tutte le conseguenze che ne derivano. Questo stava accadendo a cavallo (scusate il gioco di parole...) tra la fine dell'800 e il primo '900.

Milioni di abitanti con le loro esigenze, avevano portato la loro popolazione di cavalli, il principale mezzo di trasporto dell'epoca, a oltre 150 000 nel 1880 (e sarebbe ancora aumentata).
Oltre al letame prodotto da così tanti animali, 1300 tonnellate giornaliere che gli statistici stimavano avrebbero sommerso la città con uno strato di due metri (!!!) in pochi decenni, anche il (mal)trattamento dei cavalli stava rendendo la città invivibile.

Cavallo morto abbandonato per strada a New York
La durata di vita media di un cavallo da trasporto per le ingombre vie di New York era infatti di appena due anni, a causa di fatiche, malattie e poca cura riservata dai padroni: una volta morti, inoltre, le loro carcasse venivano lasciate a marcire in mezzo alla strada.

La soluzione di William P. Eno, che introdusse i primi segnali stradali, come lo STOP, e inventò anche l'attraversamento pedonale, l'isola pedonale e i sensi unici per regolarizzare il traffico, non bastò: per evitare che New York divenisse una città piena di merda di animali morti, incidenti e malattie relative, la tecnologia avrebbe fornito presto la soluzione...e così, tra il 1900 e il 1912, il numero di automobili vendute negli States aumentò di 89 volte (cioè + 4000 %), dando inizio all'era industriale dell'auto e liberando gli uomini dai troppi cavalli...e viceversa.

No comments:

Post a Comment

Che ne pensi? Lascia un commento! PLEASE DON'T POST SPAM.