Thursday, March 5, 2015

Canoe, coraggio e costellazioni: l'arte della navigazione nel Pacifico

Abbandonare la terraferma e affrontare il mare è uno dei gesti più frequenti che vengano compiuti ogni giorno sulla Terra. Centinaia di milioni di pescatori e navigatori lo fanno oggi, e altrettanti prima di loro l'hanno fatto dalla notte dei tempi: eppure, dietro un gesto così comune nelle società umane, si nascondono quel coraggio di affrontare l'ignoto e quello stesso spirito di esplorazione che hanno garantito al genere umano il suo progresso e le sue scoperte negli ultimi milioni di anni.

E di questo coraggio, i popoli del Pacifico sono tra i più grandi ambasciatori: dotati solo di conoscenze tramandate oralmente e canoe artigianali, gli antichi Melanesiani, Micronesiani e Polinesiani hanno raggiunto quasi tutte le 30 000 isole del Pacifico, superando tempeste e sterminati chilometri di mare, raggiungendo forse l'America del Sud e l'Antartide (una leggenda Maori racconta che un certo Ui Te Rangiora, attorno al 700 d.C., guidò una canoa da guerra a Sud fino a un luogo dove il mare era ghiacciato) e scrivendo uno dei capitoli più incredibili nella storia dell'umanità.

Canoa Hawaiiana originale. Disegno di Herb Kawainui Kane
L'arte dell'andar per mare
I veri navigatori erano persone di grande influenza nelle antiche società del Sud Pacifico. Si riteneva che essi potessero controllare il mare e il tempo metereologico, che potessero curare gli uomini e che fossero in diretto contatto con gli dei. Navigare non era solo svago o necessità, era un'arte.
E come tutte le arti, non era casuale: i navigatori conoscevano bene le onde, i colori del cielo, i movimenti dei banchi di nuvole e ancor di più le costellazioni, e per orientarsi sfruttavano anche le migrazioni degli uccelli. Si è ipotizzato ad esempio che tenessero con loro durante i viaggi le Fregate, che li avrebbero aiutati a individuare la terra, o che seguissero le migrazioni del Piviere dorato del Pacifico per raggiungere le Hawaii da Tahiti, o le migrazioni di un cuculo, l'Urodynamis Taitensis, per raggiungere la Nuova Zelanda dalle Isole Cook.

Canoa con bilanciere
Canoe ordinarie per viaggiatori straordinari
Le canoe, unico mezzo materiale delle esplorazioni, sono uno dei capisaldi della cultura dei popoli del Pacifico. O forse, ne sono addirittura l'origine: chi può dire se la Polinesia che conosciamo oggi sarebbe nata lo stesso, se i navigatori dell'Asia non si fossero avventurati nell'oceano con le loro canoe?

La tipica canoa dei popoli dell'Oceania, nota come Va'a in Tahitiano e Samoano, Wa'a in Hawaiiano e Vaka nella lingua delle Isole Cook (il termine waka da cui sono discesi questi è di origine malese) è dotata di un bilanciere, un componente esterno allo scafo della barca che è collegato ad essa per aumentarne la stabilità. Anche questo, come il termine con cui la canoa è indicata, ha origine negli arcipelaghi dell'Indonesia, dove i popoli Austronesiani, da cui sono discesi tra gli altri Malesi, Aborigeni e Polinesiani, furono i primi a farne uso.

Tartaruga scolpita sulla canoa di Anaweka
Sono poche le testimonianze circa la costruzione originale delle canoe. Recentemente in Nuova Zelanda è stata rinvenuta la canoa denominata Anaweka, che si stima avere 3400 anni: per il resto, le moderne imbarcazioni in Oceania sono basate sugli appunti e sui disegni dei primi europei che visitarono l'Oceania, ma che giunsero quando la vena di coraggio e di esplorazione dei navigatori delle isole era in via di esaurimento.

Oggi le conoscenze tradizionali sulla navigazione, nonostante l'influenza del mondo moderno e la perdita di molte tradizioni, sono ancora vive, specialmente negli atolli più isolati o nelle nazioni che intraprendono programmi per salvare il proprio patrimonio culturale.
Negli ultimi decenni, la sapienza di navigatori leggendari come il Micronesiano Mai Piailug ha contribuito a salvare molte delle tradizionali tecniche di viaggio, e nuove imbarcazioni basate sulle canoe originali, come la Hokule'a e la Alingano Maisu, che ha attraversato senza alcuna strumentazione il Pacifico nel 2007, hanno mantenuto viva l'arte della navigazione, emblema delle culture del Pacifico.

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