Non una domanda alla quale è facile rispondere: le meduse sono forse tra le creature più indesiderate del mare, almeno per noi uomini, ma c'è chi le odia perchè teme un loro attacco e chi, invece, odia semplicemente la loro consistenza gelatinosa. Se fate parte della prima categoria, o se proprio le meduse non le temete per nulla, il Jellyfish Lake delle Isole Palau fa per voi.
Meglio noto tra la gente del luogo come Ongeim'l Tketau, questo lago, situato sull'isola di Eil Malk, nota insieme alle Rock Islands come il paradiso dei subacquei, è una perla per la sua particolarità faunistica e ambientale.
Foto subacquea |
La particolarità che distingue Ongeim'l Tketau dagli altri laghi, e che lo rende unico al mondo, è la discreta profondità di 30 metri, la quasi totale assenza di ossigeno in fondo al lago (i nuotatoi rischiano la vita se scendono al di sotto dei 15 metri senza bombola d'ossigeno) e la differenza tra l'ambiente del lago e del mare, distanti comunque tra loro pochissimi metri.
Al di là di dati scientifici che forse possono non interessare, bisogna dire che è proprio la differenza tra la fauna del lago e quella del mare che ha fatto la fortuna del Jellyfish lake a livello turistico e scientifico: questo luogo è tra i più frequentati dai viaggiatori e dagli scienziati. Perchè?
A sinistra, una medusa del lago A destra, una del vicino mare (La specie è la stessa!) |
Anche se si nutrono nello stesso modo (usano l'energia prodotta dalle alghe che si "incollano" a loro) e hanno dimensioni simili, queste meduse hanno quasi del tutto perso il loro veleno.
Questo è il motivo per cui migliaia di viaggiatori all'anno si concedono il lusso di nuotare tra queste creature, ed è anche il motivo per cui, se vorreste diventare -o se siete- dei biologi marini, questa potrebbe essere una delle prime mete che dovreste tenere in considerazione.
Dagli studi effettuati, è emerso che l'assenza di tentacoli urticanti delle due meduse è dovuta all'assenza di predatori da combattere. A dire la verità, gli anemoni, principali antagonisti delle meduse, proliferano anche nel Jellyfish Lake, ma solo nelle zone in ombra. Le meduse, invece, tendono a rimanere nelle zone soleggiate, "migrando" nel corso del giorno per seguire il sole, evitando così i loro predatori e permettendosi di aumentare esponenzialmente di numero senza mai essere attaccate.
Anche la migrazione delle meduse da tra le diverse zone del lago è diventata un altro motivo di studio: in nessun lago al mondo, a quanto pare, le meduse si spostano con così perfetta sincronia e puntalità come invece succede qui.
Foto di un viaggiatore dall'Ongeim'L Tketau |
Nel 1998, ad esempio, la popolazione delle Mastigias Papua Etsiponi, le meduse dorate rappresentate in tutte le foto di quest'articolo, subì un crollo tremendo a causa di squilibri leggerissimi nella temperatura dell'acqua: le alghe di cui le Mastigias si nutrivano morirono a milioni, e le meduse seguirono il loro destino.
Fortunatamente, oggi, la popolazione si è ripresa e, per viaggiatori e scienziati, l'incanto è tornato quello di sempre. E i ricavi di un futuro turismo responsabile, all'Ongeim'L Tketau, possono garantire la conservazione di tutti gli organismi e delle milioni di meduse innocue che hanno fatto del Jellyfish Lake un lago unico al mondo.
Il lago, vista aerea |
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