Tuesday, April 19, 2016

Atlantide era proprio in Grecia?

Una delle prime civiltà avanzate dell'Europa, con centinaia di città dove sorgevano palazzi e labirinti e da cui si districava una rete di commerci diffusa a ragnatela in ogni angolo del Mediterraneo orientale...e un devastante evento storico proveniente dallo stesso mare a cui questo mondo doveva la vita.
La civiltà Minoica, in anni ancora da precisare, fu infatti travolta e quasi annientata dallo tsunami che seguì l'eruzione del vulcano Thera, l'attuale splendida isola di Santorini.

Gli elementi per una grande storia ci sono tutti, e forse lo pensò anche Platone quando scrisse per la prima volta di Atlantide, la mitica città-stato forse ispirata al mondo minoico, alla sua potenza e alla sua terribile fine.

Affresco degli elementi ricorrenti del mondo minoico: palazzi, navi e ovviamente il mare
L'Atlantide di Platone
Atlantide era la perfetta capitale di uno dei regni più potenti mai esistiti: inespugabile con la sua struttura a cerchi concentrici intervallati da canali, protetta anche dal mare e dalle montagne, e soprattutto ricca, di uomini e di risorse.

A causa della sua collocazione al di là delle Colonne d'Ercole e delle sue dimensioni ("più grande dell'Asia e della Libia messe assieme"), Atlantide è stata cercata spesso nei posti più disparati, come nel Nord Europa, nel bel mezzo dell'Atlatico che l'avrebbe inghiottita, o al largo delle Antille nei Caraibi (Cuba, Bahamas, etc...). Le teorie sul luogo ignoto in cui sprofondò la città che fece tremare la Grecia con la sua potenza e le sue navi sconfinano non solo in leggende come il Diluvio Universale, ma anche nella fantascienza e nell'ufologia.

Possibile ricostruzione
Eppure Atlantide, citata nei dialoghi Timeo Crizia, era una metafora utilizzata da Platone per mostrare la fine che spettava a chi si opponeva all'ideale Atene teorizzata dal filosofo: sebbene avesse sconfitto tutte le altre città della Grecia, Atlantide non piegò Atene, e venne inoltre ingoiata dal mare, con tutti i suoi soldati, nel giro di un'unica disgraziata notte.

Una metafora senza preciso riscontro nel mondo reale, tanto da essere stata collocata oltre lo stretto di Gibilterra dove nessun uomo greco aveva mai avuto la superbia di avventurarsi...ma una metafora ispirata, secondo molti studi, dalla civiltà minoica, che prima di Platone aveva realmente dominato il mondo pelagico conosciuto dai greci, rappresentando forse il primo esempio di civiltà occidentale moderna e organizzata.

Il palazzo di Cnosso (Fonte)
La civiltà Minoica e la sua fine
Gli splendidi palazzi di Creta (quello di Cnosso raggiungeva i 24 000 metri quadri) e il Labirinto dove venne rinchiuso, secondo la leggenda, il Minotauro, sono solo due esempi dei motivi per cui il mondo minoico è così importante per la storia dell'Europa antica. Mentre la maggior parte degli europei "di terra" viveva ancora in capanne primitive, le navi minoiche solcavano un mare che per la cultura greca avrebbe sempre rappresentato il peggiore dei tabù, e i loro occupanti costruivano poi città con complessi sistemi di drenaggio dell'acqua e strade lastricate, commerciando splendide ceramiche.

La dea dei serpenti minoica (Fonte)
Al di fuori della madrepatria di questo mondo, Creta, i minoici si stabilirono anche a Santorini (Thera), nel sito oggi noto come Akrotiri. E, tristemente, anche come la "Pompei della Grecia".

La disastrosa eruzione del vulcano dell'isola di Santorini, attorno al 1600 a.C. (data molto discussa), tanto per iniziare, scagliò nell'atmosfera una colonna di cenere alta 35 chilometri, smuovendo peraltro 60 chilometri cubi di terreno.

La catastrofe non cambiò solo per sempre il volto dell'antica isola di Santorini, oggi ridotta a un piccolo arcipelago che circonda un'immensa laguna creata proprio dall'eruzione: generò uno tsunami paragonabile a quello di Sumatra del 2004, che come prevedibile devastò tutte le città costiere della civiltà minoica.

Le ceneri furono capaci, oltre che di sotterrare la città minoica di Akrotiri, anche di generare violenti squilibri climatici fino in Egitto. Le tempeste devastanti che il paese del Nilo subì, secondo alcuni, diedero origine alla leggenda biblica delle 7 piaghe d'Egitto, mandate da Dio per punire la schiavitù del popolo ebraico.

Anche la Teogonia (la Creazione) del poeta Esiodo riferisce di un mare bollente, rocce lanciate verso l'aria e fumo provenire dal centro della Terra, tutto questo alle origini del mondo, quando gli dèi combattevano contro i titani sul monte Olimpo.

La splendida Santorini e lo strapiombo verso la laguna creata dall'eruzione (Fonte)


Oltre alle città dei minoici che scomparvero sotto il mare, anche un'altra città, ancora una volta "Made in Grecia", potrebbe essere stata l'ispirazione per la misteriosa Atlantide: Elice, nel Peloponneso del Nord, distrutta da uno tsunami nel 373 a.C.

In fondo, è probabile che l'origine di una delle leggende più famose e ricche di fascino di sempre, peraltro nemmeno centrale nella sterminata produzione filosofica di Platone, potrebbe essere molto più vicina alla Grecia di quanto si pensi. Forse, l'origine di Atlantide non ha nemmeno niente a che vedere con Akrotiri, con i Minoici o Elice: forse nascita e morte di questa storia sono nella testa di un solo uomo, Platone, perchè come disse Aristotele a proposito di Atlantide "l'uomo che l'ha sognata l'ha anche fatta scomparire".

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